Ho appena finito di scrivere un libro. Parla della mia adolescenza e di come ogni anno di più avessi il desiderio di diventare una cantante. Di successo. Di qui il titolo del libro. Non ve lo svelo se no che sorpresa è.
Bene, quel libro è infarcito di Sanremo. Fino alla più inutile riga. Rileggendolo (più ancora che scrivendolo) ho vissuto da capo tutto il film della mia vita da ragazzina. Una quattordicenne che vuole calcare prima o poi nella vita il palco del Festival di Sanremo e che tenta, a volte in maniera goffa, di emulare quelli lì sopra.
Ariston - Sanremo (Italia) |
Essendo io classica esemplare di ragazza media italiana, suppongo che chiunque abbia una vena artistica come la mia e appartenga alla generazione X o almeno Millenials come me conservi nel Dna qualcosa del Festival, anche microscopico.
Dico conservi perchè di quella luccicante rassegna canora e del suo contributo culturale non resta che il ricordo.
Le conduttrici del Festival assieme ad Amadeus |
Lo abbiamo visto scemare negli anni, è innegabile. Ci siamo mai chiesti il perchè? E soprattutto, siamo proprio sicuri che sia il Festival in sé ad essersi deteriorato nel tempo oppure può essere vero il contrario, che il nostro modo di percepire la realtà, la vita pubblica e privata, la felicità o la tristezza ne abbia nel tempo alterato la sua percezione?
Anche io sono caduta nel tranello di additare la kermesse come sudicia, infarcita di odio, guastata e non alla altezza delle mie aspettative. Forse però sarebbe meglio vedere prima di giudicare, per non fare la fine di quelli che a forza di andare contro si perdono cose belle.
Lady Gaga super ospite a Sanremo 2020 |
Vi assicuro però che sarò molto severa, come nel mio stile. In fatto di cosa pubblica quale il Festival è non potrei fare diversamente.
Manu LJ
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